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venerdì 27 maggio 2016

Amare il creatore nella creatura. Un pensiero di Eckhart Tolle

(nella foto dog walk by koksuel - dettaglio) 
Milioni di persone, che altrimenti si perderebbero completamente nelle loro menti e in faccende passate e future senza fine, sono riportati dai loro cani o gatti nel momento presente, tante volte, a recuperare la gioia dell’Essere. Ci siamo dimenticati di quello che le rocce, le piante e gli animali ancora sanno. Ci siamo dimenticati come essere – essere calmi, essere se stessi, essere dov’è la vita: Qui e Adesso.
Il cane è nell’Adesso e quindi te lo può insegnare o ricordare.
Stai attento quando vedi un animale che gioca o si riposa. Lascia che l’animale ti insegni a sentirti a tuo agio nell’Adesso, a festeggiare la vita essendo completamente presente. Il cane è ancora nello stato naturale. E puoi vederlo facilmente perché tu hai dei problemi e il tuo cane no. E mentre i tuoi momenti felici possono essere rari, il tuo cane festeggia la vita continuamente. Guarda solo la coda… alcuni cani basta solo guardarli – un’occhiata è sufficiente – e la loro coda va… “La vita è bella! La vita é bella!” E non si stanno raccontando una storia del perché la vita è bella. E’ una percezione immediata.
Gli umani dicono “Io mi voglio bene” oppure “Io mi odio”. I cani dicono “Woof, woof”, che tradotto significa “Io sono io”. Io la chiamo integrità – essere una cosa sola con te stesso. Il cane non ha idee su se stesso, buone o cattive, così non ha alcun bisogno di impersonare dei ruoli, né di volersi bene o odiarsi. Non ha un io! Come vivere liberi del fardello dell’io – che grande insegnamento spirituale.
”La chiave per la trasformazione è accogliere questo momento positivamente. Quale forma prenda non importa. Accettalo. Lascia che sia. Assecondalo.”
Oh, quello era l’insegnamento del cane. Io sto solo traducendo in parole.Lascia che il tuo cane ti porti a fare una passeggiata tutti i giorni. Fa bene al corpo e fa bene all’anima. I cani sprigionano una bontà alla quale le persone sono sensibili. Una delle gioie di portare fuori il cane è che spesso le persone ti si avvicinano e immediatamente il loro cuori si aprono. Non sono interessate a te, naturalmente. Vogliono accarezzare il tuo cane. I cani offrono la preziosa opportunità anche a persone che sono intrappolate nei loro ego, di amare e di essere amati incondizionatamente. Essi vivono con gli esseri umani da migliaia di anni e ora c’è un legame fra cani e umani molto più stretto di quanto non sia mai stato. Così parte del loro scopo divino è di aiutarci. Ma questo va in tutti e due i sensi. Perché vivendo con gli umani, anche i cani crescono in consapevolezza… E’ reciproco.
Siccome cani e gatti vivono ancora in connessione con l’Essere come in origine, ci possono aiutare a ritrovare il medesimo stato. Quando noi facciamo così, comunque, quello stato originale diviene più profondo e diventa consapevolezza. Noi non siamo sopraffatti dal pensiero. Noi andiamo oltre. La natura ti insegnerà a essere calmo, se tu non la prevarichi con un flusso di pensieri.
Un incontro molto profondo avviene quando tu senti la natura in quel modo, senza dare un nome alle cose. Quando tu non applichi a tutte le cose un nome e un’etichetta, ritorna nella tua vita un senso del miracoloso che l’umanità ha perduto da quando, molto tempo fa, invece di usare il pensiero, era divenuta succube del pensiero. La tua vita riacquista profondità. Le cose sembrano nuove, fresche. Che cos’è che tanti trovano incantevole negli animali? La loro essenza – il loro Essere – non è soffocata dalla mente, come succede in molti umani. E ogni volta che tu senti quell’essenza in qualcuno, anche tu la senti dentro di te. Ogni essere è una scintilla del divino o di Dio. Guarda negli occhi del cane e percepiscine l’intimo profondo. Quando sei presente, puoi sentire lo spirito, l’unica consapevolezza, in ogni creatura e amarla come te stesso.
L’amore è un’empatia profonda con l’Essenza dell’altro. Tu riconosci te stesso, la tua Essenza, nell’altro. E così non infliggerai più sofferenza all’altro. Tu non sei separato dalla globalità. Sei una cosa sola con il sole, la terra, l’aria. Tu non hai una vita. Tu sei la vita. L’unica vita, l’unica consapevolezza assume la forma di un uomo o di una donna, un filo d’erba, un cane, un pianeta,il sole, una galassia… Questo è il gioco delle forme, la danza della vita. Fondamentalmente non siamo separati, non dall’altro né da qualsiasi forma vivente – un fiore, un albero, un gatto, un cane. Puoi sentire te stesso in essi. L’essenza di quello che tu sei. Potresti chiamarlo Dio.
C’è un’espressione cristiana che è bella … amare il creatore nella creatura.

(da Guardiani dell’Essere  di Eckhart Tolle)

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mercoledì 11 maggio 2016

La cerimonia delle mele. Ultimo incontro di un gruppo di Mindfulness Psicosomatica

Ieri sera c'è stato l'ultimo incontro di uno dei gruppi di consapevolezza psicosomatica (Protocollo di Mindfulness Psicosomatica del Progetto Benessere Globale - Gaia) che ho condotto in provincia di Napoli.
Questa volta ho deciso di concludere l'incontro con una piccola cerimonia, consegnando una mela a ciascuna delle partecipanti.
Ho preso spunto per questa idea da un'osservazione di Neva Papachristou - raccontata da Roberta Necci durante il training per istruttori del Protocollo MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction) al CISM di Roma - che diceva più o meno che, come una mela marcia può essere sufficiente a guastare un bel cesto di frutta, così una mela buona può avere un potere opposto. 
Questo per ricordarci che ogni singola persona ha un suo potere e una sua responsabilità nei processi di cambiamento globale,  soprattutto in una società come la nostra in cui siamo sempre più interconnessi gli uni con gli altri.
L'atteggiamento, le scelte, le opere, i cambiamenti di ciascun individuo hanno inevitabilmente delle ripercussioni su chi gli sta intorno, a molti livelli, nel bene e nel male. 
Le mele a volte vengono messe deliberatamente vicino alla frutta più acerba per farla maturare.  Producono infatti etilene, un ormone vegetale gassoso che stimola la maturazione della frutta. E questo fatto che l'agente di maturazione aleggi nell'aria è una bella metafora dei benefici che possono trarre anche altre persone, e in genere altri esseri viventi,  dalla semplice vicinanza, dal semplice respirare la stessa aria, di una persona più consapevole, che sta meglio con se stessa, che ha il cuore più aperto e un atteggiamento più disponibile, più solidale (e anche semplicemente più simpatico) verso il suo prossimo.
A conclusione quindi del nostro percorso di Mindfulness Psicosomatica - in cui in un'ottica PNEI (Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia) abbiamo coltivato pratiche che favoriscono un buon equilibrio tra i vari aspetti del nostro essere (le varie dimensioni fisiche, mentali, affettive, razionali, intuitive, energetiche, relazionali del nostro complesso sistema psicosomatico) -  l'augurio è che tutto questo non si fermi alla sfera individuale. 
A ciascun membro del gruppo è stata ieri consegnata una mela, per ricordarci che una mela, due mele, tre mele, alla fine tante mele sane, possono creare un cambiamento che si diffonde a macchia d'olio tra la gente, propagando una nuova consapevolezza globale, cioè una mentalità e un atteggiamento verso la vita, le persone, l'intera rete dei sistemi viventi  più responsabile, salutare, etico, ecologico, pacifico e sostenibile, per il Benessere Globale di  Gaia, il nostro pianeta  vivente, messo a così dura prova dai disastri ecologici, sociali e umani di questi tempi.
A seguire un video del Progetto Benessere Globale - Gaia che esprime con più chiarezza questi concetti con cui il Protocollo PMP conclude il percorso di gruppo e fa il punto sul senso più ampio che l'esperienza può avere per i partecipanti.
Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno partecipato a questi incontri,  da ottobre ad oggi, perché ciascuno ha portato qualcosa di sé, nutrendo anche gli altri. Alcune dimensioni non possono essere vissute se non in gruppo; ogni condivisione è stata un momento di crescita per tutti. Grazie per aver reso possibile questo bel percorso insieme.

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