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venerdì 27 luglio 2012

Grazie dei fior... (coltivare la gratitudine - primi passi)


Per innescare un ciclo positivo nella propria vita bisogna pur cominciare da qualche parte. E visto che si tratta di una decisione e non di un caso, possiamo cominciare solo da cose che sono sotto il nostro controllo. Innescare un ciclo è come trovare una porta di accesso a una catena di eventi: una porta di cui abbiamo la chiave. Per dire, se vuoi ricevere bei doni, puoi cominciare col fare a te stesso un bel dono ed essere grato a te stesso di quel dono e alla sorte che ti ha concesso di fartelo. Oppure puoi cominciare semplicemente ad essere profondamente grato per i bei doni che hai già ricevuto nella vita (se non ti viene in mente niente, prova a dire grazie alla vita per averti dato cose meravigliose come la vista o l'udito, o anche semplicemente l'acqua corrente in casa, o - che so - persino la mamma, caso mai tu abbia avuto una mamma decente quando eri piccolo...). Coltivare la gratitudine è infatti un'ottima via d'accesso al ciclo positivo dei doni ("riceverli - esserne grati - riceverli - esserne grati ..."). In qualche modo favorisce l'arrivo di altri doni.
Non è la stessa cosa, però, effettuare uno scambio di doni. Infatti lo scambio è un rituale relazionale che non necessariamente ci porta doni realmente graditi (a volte si dice addirittura che "basta il pensiero"). Lo scambio sa quasi di adempimento, di un pegno per mantenere buoni rapporti col mondo, e tradisce la vera natura del dono, che è completamente gratuita (il vero dono è senza prezzo e non genera debito in chi lo riceve). Imparare ad essere grati dei doni è imparare a riceverli senza sentirsi in debito (e quindi un po' a disagio): è imparare a gioirne pienamente. Questo atteggiamento favorisce l'arrivo di altri doni. Innesca appunto il ciclo positivo di cui si diceva. Del resto, vista dal lato opposto (quello del donatore), è esperienza nota a tutti come sia gratificante fare un dono a chi l'apprezza, ne gioisce, ne è grato. Viene voglia di farglienene altri. Molte persone dicono di sentire così. E secondo me sente così... pure il destino
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