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mercoledì 3 ottobre 2012

Avere cura del proprio corpo


La nostra terza regola d'oro della serenità è "Avere cura del proprio corpo". E' una regola importantissima, per chi voglia accedere alla serenità dello spirito, eppure tradurla qui, in uno specifico post dedicato alla cura del corpo, non è per niente facile. Qualcun altro, al mio posto, avrebbe potuto elencare suggerimenti tipo:  mettersi a dieta, smettere di fumare, fare esercizio fisico regolarmente, astenersi dai superalcolici, dormire a sufficienza, avere una vita sessuale regolare, sperimentare cure dolci e così via. Ma quante volte le abbiamo sentite cose così? Io, personalmente, tantissime volte. Immagino che lo stesso valga per voi. Se già fate tutte queste cose (e tante altre consigliabili cose), molto bene. Se non le fate, molto male, ma perdonatevi immediatamente, perché avrete certamente i vostri sacrosanti motivi per non farle.
L'ultima cosa che ci serve qui è alimentare i sensi di colpa! Molte cose che hanno a che fare con il corpo sono portentosi fertilizzanti per i sensi di colpa. Siamo grassi, è colpa nostra. Ci fa male la schiena, è colpa nostra. Abbiamo i denti cariati, è colpa nostra. Prendiamo sempre il raffreddore, è colpa nostra. Vi sembrano pensieri, questi, in linea con la ricerca della serenità? A me no!
Questo non toglie che il vecchio detto "mens sana in corpore sano" sia un detto sacrosanto: l'importante è considerarlo una derivazione del più ampio principio "ama te stesso". Abbi cura del tuo corpo, vuol dire àmati. Ascolta i bisogni del tuo corpo, assecondali, cerca di sentirti bene fisicamente, non mettere il tuo corpo alla fine della tua lista degli impegni o degli interessi, perché - finché sarai vivo su questa terra - per quanto spirituale, intellettuale, "mentale" sia la tua natura, sarai pur sempre "mente incarnata".
Come diceva Virginia Woolf: ""Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene"... figuriamoci se ha mal di schiena o mal di denti!
In un'ottica di amorevole cura di noi stessi, ripromettiamoci dunque di dedicare al nostro corpo l'attenzione che richiede, ascoltiamolo e onoriamolo.
A volte le vie del benessere fisico si scoprono anche passando attraverso gli acciacchi. Nella ricerca di una soluzione per un problema, un dolore fisico, possiamo a volte scoprire vie del benessere che prima non avevamo mai sperimentato, come ad esempio (ed è il mio caso) forme di ginnastica che poi ci accompagnano per tutta la vita, anche quando il dolore è passato, perché continuare a praticarle ci fa sentire bene. Il dolore in certi momenti della nostra vita può essere una richiesta pressante del nostro corpo che, inascoltato e trascurato per troppo tempo, pretende un po' di attenzione. 
E, se è vero che prevenire è meglio che curare, è anche vero che la motivazione a star bene è più forte, se prima si sta... un po' male.
Auguro a ciascuno di voi di trovare un punto di pacifica intesa col proprio corpo, in un'ottica di equilibrio nella complessità del benessere psicofisico.
L'importante infatti non è pretendere da se stessi la perfezione, ma trovare un buon equilibrio.
Sicché, parafrasando San Filippo Neri, il mio augurio riguardo alle cure che dedicherete al vostro corpo è semplicemente: fate i bravi, se potete! 
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(per altre riflessioni in materia, con qualche divagazione anche in chiave metaforica, clicca qui !)