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lunedì 14 gennaio 2013

Coltivare relazioni umane significative: feste di famiglia e relazioni one to one


"Uno degli aspetti più importanti delle tradizioni familiari - i rituali che le famiglie perpetuano anno dopo anno - è che le tradizioni contengono dei simboli e le famiglie hanno bisogno di simboli." 
(Steven J.Wolin)


Il periodo natalizio, appena concluso, probabilmente ha messo una parte di noi in situazioni di abbuffate non solo alimentari ma anche... relazionali. 
La tradizione di riunirsi in occasione delle feste è una cosa abbastanza frequente, nelle nostre famiglie; una tradizione che resta in piedi nonostante il succedersi delle generazioni, l'emigrazione di alcuni membri, le morti, le separazioni, le tensioni e i cambiamenti in genere. 
Tutte le tradizioni, per definizione, sono ripetitive e sempre uguali a se stesse;  ci possono piacere di più o di meno, secondo i casi e secondo i momenti, ma evidentemente ci danno comunque qualcosa di buono, se non ci sottraiamo.
La tradizione di riunirsi nelle feste può fornirci, per esempio, il piacere e il conforto che viene dal senso  di continuità della famiglia: se anche quest'anno siamo qui, a fare le solite cose, è segno che la nostra famiglia è ancora un luogo sicuro, che dura e promette di durare, sopravvive agli eventi e rimane integra nonostante i cambiamenti. Il che è più che sufficiente per rendere preziose le tradizioni familiari e per farcele conservare anche quando eventualmente ci pesano un po'.
Ciò che magari ora, a feste finite, andrebbe considerato è se in momenti del genere abbiamo celebrato  solo la famiglia nel suo insieme, come organismo, luogo sicuro, matrice di appartenenza, o siamo riusciti a valorizzare anche i legami autentici con i suoi singoli membri.
In effetti, per coltivare una sincera intesa con i vari membri della propria famiglia, possono andare anche bene, certo,  le grandi riunioni rituali e le occasioni corali di divertimento collettivo; ma non bisogna dimenticare che ogni rapporto vero, autentico, tra le persone, non può prescindere da momenti di incontro "uno ad uno", senza interferenze altrui e senza spettatori. Momenti in cui confermarsi l'un l'altro nell'intesa reciproca, nella comprensione, nell'intimità; io sono questo per te e tu sei questo per me, tu sei importante per me ed io sono importante per te, io mi interesso a te e tu ti interessi a me, io posso contare su di te e tu puoi contare su di me, io ti trovo simpatico e tu mi trovi simpatico, io voglio il tuo bene e tu vuoi il mio, e tutto ciò perché tra noi due c'è un legame ed un'intesa reciproca, al di là della mera appartenenza allo stesso gruppo.   
Se riusciremo a coltivare nell'ambito della nostra famiglia tanti rapporti "a due", quanti  sono i nostri familiari, e a riservare una considerazione individuale a ciascuno come persona, al di là della comune appartenenza alla "massa indifferenziata" familiare, anche le grandi riunioni avranno un altro senso per noi e saranno momenti di festa autentica, in cui non celebreremo solo la continuità della nostra famiglia ma anche la profondità dei nostri legami con i suoi vari membri.