venerdì 17 giugno 2022
Mini-pratica dello "S.T.O.P. ". Première su YouTube domenica 19 giugno alle 10:00
sabato 4 giugno 2022
Meditazione sulla paura di sbagliare. Première su YouTube Domenica 5 giugno alle 10:00
giovedì 28 aprile 2022
Presentazione gratuita del programma MBSR
Il 28 aprile dalle 19:00 alle 20:30 su Zoom
Presentazione gratuita del
Programma per la riduzione dello stress basato sulla mindfulness MBSR - Mindfulness Based Stress Reduction.
Per notizie sul prossimo programma MBSR che condurrò online su Zoom dal 17 maggio al 7 luglio 2022, cliccare qui
o inviare richiesta di informazioni via e-mail a psicologa.altiero@gmail.com.
A CHI È INDICATO?
Il programma MBSR può essere utile
• in tutte le situazioni di vita difficili, di breve o lunga durata, che sono fonti di stress, come: lutti, problemi di coppia, separazioni, problemi familiari, lavorativi, economici, ecc.
• per una varietà di patologie correlate allo stress o fonte di stress, quali: dolori cronici, malattie cardiovascolari, cancro, malattie polmonari, ipertensione, cefalea, disturbi del sonno, disturbi digestivi, malattie della pelle, ecc.
• per problematiche psicologiche come ansia, depressione, attacchi di panico.
L'MBSR è inoltre indicato come percorso di benessere personale centrato sull'imparare “come” prendersi cura di sé stessi per giungere a condizioni di maggior benessere ed equilibrio psicofisico.
COSA ASPETTARSI?
Il programma prevede otto incontri di gruppo a cadenza settimanale, di circa due ore e trenta ciascuno, oltre una giornata di pratica intensiva di circa sei ore. Ad ogni partecipante è richiesto inoltre un impegno quotidiano di pratica individuale a casa.
Il programma fornisce:
- istruzioni guidate per le pratiche di meditazione mindfulness;
- semplici esercizi di stretching e yoga mindful;
- dialogo di gruppo ed esercizi di comunicazione mindful;
- istruzioni personalizzate;
- schede e materiale audio di supporto per la pratica giornaliera.
COS'È LA MINDFULNESS E COM'È IMPIEGATA NEL PROGRAMMA MBSR?
La mindfulness è la consapevolezza che emerge prestando attenzione all'esperienza presente intenzionalmente, momento per momento e in modo non giudicante (Jon Kabat-Zinn).
Le pratiche di mindfulness derivano da antiche pratiche meditative orientali che sono state accolte anche in occidente nell'ambito dei programmi di benessere psicologico perché rivelatesi estremamente efficaci e salutari, a prescindere dalle implicazione di tipo culturale e spirituale proprie dei contesti d'origine.
• a disattivare intenzionalmente le reazioni automatiche;
• a lasciar andare la tendenza alla proliferazione mentale e al doloroso rimuginio sulle esperienze dolorose.
Per conoscere le prossime attività in calendario vai alla pagina delle attività di gruppo sul sito www.mariamichelaaltiero.it
sabato 23 aprile 2022
Pratica con le sensazioni nella gola e nel cuore. Dal 24 aprile su YouTube
Le pratiche di mindfulness psicosomatica sono pratiche di consapevolezza corporea ed emotiva, una strada per avvicinarci alla saggezza del nostro corpo, ascoltarlo, imparare a conoscere il suo linguaggio e fare tesoro dei suoi segnali, anche quando si esprimono sotto forma di disagio.
Il corpo può essere il nostro barometro emotivo, dirci che tempo fa nella nostra vita.
La questione allora non è tanto quella di sbarazzarci in fretta di questi disagi, ma di considerarli appunto come segnali e tenerne conto per orientarci su come procedere nella vita per ripristinare un equilibrio sano tra le istanze a volte confliggenti di mente, corpo e cuore.
A volte nel disagio corporeo si annidano emozioni bloccate, represse, allontanate dalla coscienza. Aprirci all'ascolto del corpo è aprirci alla nostra realtà e fare tesoro di una conoscenza profonda di noi stessi. A volte dal semplice ascolto puntuale e premuroso del nostro corpo e dei suoi messaggi, qualcosa comincia a fluire più liberamente, le nostre emozioni, il nostro respiro, le nostre lacrime. Ci riappropriamo del contatto con la nostra verità, quale che sia. E quando ciò avviene il corpo lo sa e qualcosa comincia a cambiare.
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martedì 12 aprile 2022
Pratica con le sensazioni nella testa - Esercizio di Mindfulness Psicosomatica - Dal 14 aprile su YouTube
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Questa pratica di Mindfulness Psicosomatica può essere un primo passo di avvicinamento alle manifestazioni fisiche dei nostri stati emotivi.
Queste manifestazioni molte volte restano inascoltate, laddove il corpo, con i suoi segnali, può offrirci risposte molto utili riguardo a ciò con cui stiamo facendo i conti nella nostra vita, riguardo a ciò che ci fa bene o ci fa male, riguardo a ciò di cui abbiamo bisogno per vivere e prosperare.
Il nostro corpo sensibile a volte viene abbandonato dalla luce della coscienza. Possiamo restare sordi ai suoi segnali, non sentirli o non capirli, oppure non reggerli, odiarli, come quando il corpo è portatore di problemi che ostacolano i nostri piani e vorremmo metterlo a tacere.
Quando la nostra attenzione è tutta diretta all'esterno di noi stessi, proiettata nel fare, nel far fronte alle pressioni esterne, alle sfide, agli obiettivi piccoli e grandi, pure così importanti per una vita di pienezza e realizzazione, il rischio è di perdere il contatto con la realtà del nostro essere. Facciamo, facciamo, facciamo, diciamo, diciamo, diciamo, pensiamo a cosa fare e a cosa dire, e forse teorizziamo anche qualcosa di molto giusto e importante su chi siamo e come funzioniamo, ma poi siamo estranei alla realtà del nostro corpo.
Questa lontananza della mente dal corpo viene detta a volte "funzionare molto di testa", che è un modo per indicare il prevalere della dimensione cognitiva su quella somato-sensoriale. La testa che ragiona e che ci tiene lassù con lei, ai piani alti del nostro essere, mentre tutto il resto del corpo laggiù è vissuto come meccanica e carrozzeria.
Questa pratica ci invita ad accostarci a qualcosa di diverso, a stare cioè nella testa intesa come parte del corpo, con le sue sensazioni gradevoli e sgradevoli, compresi anche i disagi, il mal di testa, la tensione negli occhi o nelle mascelle, e da qui accostarci a un processo di benessere globale che è anche un processo di saggezza globale, che avviene momento per momento aprendoci al contatto con tutte le parti del nostro essere, e da lì ad un contatto più consapevole anche con il resto della vita che c'è intorno a noi e di cui noi stessi siamo parte.
sabato 2 aprile 2022
La locanda, poesia di Rumi
È come una locanda l’essere umano,
ogni mattina, qualcuno che arriva.
Gioia, tristezza, squallore,
rapidi e fuggevoli si presentano alla coscienza,
visitatori inattesi.
Accoglili di buon grado!
Anche se una folla di afflizioni
irrompe impetuosa nella tua casa
spazzando via ogni arredo,
onora ogni ospite.
Forse ti sta ripulendo
per prepararti a un piacere nuovo.
Pensieri cupi, vergogna, risentimenti:
apri loro la tua porta ridendo,
invitali a entrare.
Ringrazia chiunque si presenti,
perché è una guida
che ti è stata mandata da lontano.
La poesia “La locanda”, di Rumi, ci ricorda che ogni momento della nostra vita è degno di essere vissuto e ci invita a trattare tutto ciò che arriva come accogliendo un ospite gradito, che ci porta un dono. La qualità della mente che accetta la realtà senza giudizio, senza aggrapparsi a niente, senza respingere niente, in un’accettazione coltivata attivamente con saggezza, pazienza ed equilibrio, è detta anche equanimità. È questa la qualità della mente spaziosa che tutto accoglie, come il cielo, sotto la cui volta trova accoglienza il brutto e il bello, il chiaro e lo scuro, perché tutto ha un suo senso e un suo scopo nel grande disegno della vita infinita. Coltivare una mente mindful richiede esercizio, allenamento, disciplina e anche tanta fiducia: fiducia nella pratica, fiducia nelle qualità della mente spaziosa, una mente più grande degli eventi e sempre meno spaventata dall’ imprevedibilità della vita, che può essere vissuta pienamente solo se impariamo ad accettarla totalmente.lunedì 14 febbraio 2022
Per San Valentino appuntamento con un colore che ci ama
giovedì 30 dicembre 2021
Meditazione di Capodanno: una riflessione guidata sui valori personali
Questa meditazione viene proposta per Capodanno, per aiutarci a mettere i semi dei valori personali che ci piacerebbe veder fiorire nella nostra vita. Possiamo farlo a partire da ora, dall'inizio di un anno nuovo, soglia simbolica di un nuovo cammino che può essere illuminato da una chiara preziosa intenzione.
Leggi altri post di capodanno:
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giovedì 23 dicembre 2021
Appuntamento di Natale: Meditazione di gratitudine per i benefattori e i maestri
- il primo flusso: la compassione verso noi stessi;
- il secondo flusso: la nostra compassione verso gli altri;
- terzo flusso: la compassione altrui verso di noi)
lunedì 1 novembre 2021
Accendere una candela: una scelta di luce e conforto per momenti speciali e momenti ordinari
Ogni giorno, se non ci basta il sole, se non riusciamo a fare sufficiente attenzione al fatto che la sua luce esiste e illumina la realtà del momento, e il suo calore esiste e ci può scaldare il corpo e lo spirito, decidere di accendere una candela è decidere di risvegliarci alla vita, ai doni del presente reale.
Qualunque cosa ci dicano i nostri pensieri, qualunque sia il buio personale che stiamo attraversando, decidiamo di vedere, decidiamo di sentire, decidiamo di accendere una candela ed esserci, come c'è questa fiamma, come c'è il sole anche quando non ce ne accorgiamo.
In realtà tante volte una candela l'accendiamo anche se stiamo bene e tutto è in equilibrio. Non guasta, aggiunge qualcosa di splendente. Anche alle feste è bello accendere le candele, qualunque sia l'occasione da festeggiare.
In questi giorni ricorrono la Festa di Ognissanti e la Festa dei Morti. Quest'ultima mi piace chiamarla così, anziché Commemorazione dei Defunti, perché la parola Festa mi aiuta a portarmi sulla domanda: chi sono contenta di aver conosciuto quando era in vita? L'incontro con quali persone che ora non ci sono più è stata una fortuna per me, una fortuna da festeggiare, perché la loro luce ha illuminato la mia vita, il loro calore mi ha scaldata, e non era per niente scontato che tra le tante possibilità dello spazio/tempo le nostre vie si incrociassero?
È una festa molto privata questa, se la mettiamo così e, prima che sia davvero festa fino in fondo, può esserci tanta strada da fare. Il lutto ha i suoi tempi.
Accendere una candela per una persona speciale della nostra vita, che ora non c'è più, può essere un gesto di accettazione e testimonianza di una realtà di base, il fatto che tutti moriamo, che le nostre vite sono come quelle delle candele, hanno una loro durata. A un certo punto finiscono. Ma non per questo non hanno valore. Anzi: possono essere piene di luce e calore, e lasciare in chi ci sopravvive una scia di luce e calore, che si riattiva ogni volta che per qualche motivo quel nostro sguardo, quella nostra stretta di mano, quelle nostre parole riprendono a vibrare in chi ci ha conosciuto.
Ci sono persone che ci fanno ancora sorridere, dopo che se ne sono andate da anni. Persone da festeggiare e a cui dire ancora: "Grazie, grazie, grazie. Che fortuna per me aver fatto la tua conoscenza. Oggi festeggio il nostro incontro: quella volta che... e quell'altra che... Questa candela è per te, per noi, per quei momenti indimenticabili".
E poi c'è la Festa di Ognissanti.
Al di là di una devozione specifica per i santi, al di là di un preciso credo religioso, per cosa può valere la pena accendere una candela per festeggiare i santi?
Forse una risposta possiamo darcela riflettendo su un'interessante considerazione che fa Phyllis McGinley in Saint-Watching (Osservazione dei santi): "Perché la cosa meravigliosa dei santi è che sono umani. Hanno perso le staffe, hanno avuto fame, hanno sgridato Dio, sono stati di volta in volta egoisti, irascibili, impazienti, hanno sbagliato e se ne sono pentiti. Eppure hanno continuato caparbiamente ad avanzare a tentoni verso il cielo".
Insomma, al di là dei motivi ufficiali per cui si festeggiano tutti i santi il 1° novembre, forse possiamo considerare anche questo: festeggiare l'umanità che hanno condiviso con noi. Anche loro avevano limiti umani, come noi. Anche loro erano fallibili come noi. Anche loro hanno conosciuto il dolore. Eppure non hanno perso la loro direzione e, quando l'hanno persa, poi in qualche modo l'hanno ritrovata. E tutto questo può essere di grande conforto quando i nostri limiti ci risultano intollerabili, quando ci sentiamo gli unici al mondo ad aver commesso errori, quando ci sentiamo soli nel nostro dolore. Tranquilli: non siamo soli. Succede persino ai santi.
Ce la possiamo fare.
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sabato 2 ottobre 2021
Coltivare la serenità e la presenza mentale attraverso i sensi. Una poesia sulla vista
Tempo libero, poesia di William Henry Davies
Cos’è la vita se, pieni di preoccupazioni, Non abbiamo il tempo per stare a guardare. Niente tempo per stare sotto ai rami E guardare a lungo come pecore o mucche. Niente tempo per vedere, quando attraversiamo un bosco, Dove gli scoiattoli nascondono le loro noci nell’erba. Niente tempo per vedere, nella piena luce del giorno, Ruscelli pieni di stelle, come cieli di notte. Niente tempo per volgerci allo sguardo della Bellezza E osservare i suoi piedi, come ballano. Niente tempo per aspettare che la sua bocca possa arricchire quel sorriso iniziato dai suoi occhi. Una vita misera questa se, pieni di preoccupazioni, Non abbiamo il tempo per stare a guardare." (William Henry Davies - Tempo libero -) *** Questa poesia ci ricorda come sia facile lasciarci travolgere dai mille impegni della nostra vita, dai pensieri, dalle preoccupazioni fino a diventare come ciechi rispetto ai meravigliosi scenari che l'esistenza comunque continua ad offrirci giorno dopo giorno. Non c'è vita priva di una qualche quota di difficoltà e di sofferenza: questo fa parte della condizione umana. Ma scegliere di essere presenti nel qui ed ora, con i cinque sensi aperti, con la disponibilità a lasciarsi coinvolgere da tutto ciò che il momento offre nella sua complessità, ci fa scoprire doni di infinita bellezza: il luccichio della luce che si riflette nel ruscello di giorno, il luccichio delle stelle nel cielo di notte.
Scopri di più su "MBSR - Mindfulness Based Stress Reduction" programma di gruppo per la riduzione dello stress basato sulla mindfulness: online su Zoom dal 5 ottobre con la conduzione di Maria Michela Altiero psicologa mindfulness trainer.
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