lunedì 30 dicembre 2024

IKIGAI. La tua personale ragione di vita. Appuntamento il 31 dicembre alle 18:00 su YouTube per la première della meditazione di Capodanno




Appuntamento il 31 dicembre alle 18:00 su YouTube per la première della Meditazione di Capodanno.
Quest'anno si tratta di una riflessione guidata su c
iò che davvero conta per noi nella vita e che dà senso alle nostre giornate e ai nostri passi. Quello che i giapponesi chiamano  IKIGAI

La meditazione è su YouTube al link:
https://youtu.be/JNU7HceWl7Y?si=4bKNi91nS7FOx78O





 
IKIGAI è una parola giapponese che può essere tradotta grosso modo come il senso della nostra vita, la nostra personale ragion d'essere, ciò che ci motiva ad alzarci la mattina contenti di andare incontro al nuovo giorno. 

Ognuno di noi ha il proprio IKIGAI e lo possiamo riconoscere attraverso alcuni aspetti della nostra vita che, quando si attuano, ci dànno un senso di manifestazione della nostra natura autentica, di realizzazione del nucleo profondo del nostro essere e anche una risposta soddisfacente alla domanda: "Che ci faccio qui? Per quale ragione per me ha senso stare al mondo?" 

Avere chiaro il proprio IKIGAI, onorarlo e viverlo giorno dopo giorno, come direzione di valore dei nostri passi e delle nostre scelte, ci fa sentire bene e ci aiuta a vivere la nostra esistenza come un viaggio significativo, prezioso e pieno di senso. 

Una breve chiacchierata di introduzione all'argomento è su YouTube al link https://youtu.be/-72WnzHOVSY



Auguri di buon anno nuovo a tutti!







               
   

mercoledì 25 dicembre 2024

Meditazione di Natale. Vedere la bontà profonda




Appuntamento il 25 dicembre alle 10:30 su YouTube per la première della Meditazione di Natale.

Quest'anno si tratta di una riflessione guidata sulla bontà profonda, un invito a vedere l'intima luce che brilla in ogni persona e in noi stessi anche quando è offuscata dalle circostanze del momento.

La meditazione è su YouTube al link: https://youtu.be/prlwq6wgenE?si=yhRotuAVvRnbQmZT



A volte ci viene facile, immediato, accorgerci dei difetti delle persone, mentre l'apprezzamento puro e semplice delle loro buone qualità può richiedere uno sforzo di attenzione.


Può capitare che non diciamo esplicitamente a una persona quanto apprezziamo certe sue caratteristiche, certi suoi comportamenti, certi suoi modi di pensare, di sentire, di essere. Il buono che c'è in lei, insomma.


Perché non glielo diciamo?
A volte perché siamo distratti e non ci accorgiamo di queste buone qualità, altre volte perché, pur accorgendocene, le diamo un po' per scontate oppure non ci viene naturale fare apprezzamenti, ci sentiamo intimiditi, un po' a disagio all'idea di farli.


In realtà il rispecchiamento altrui (l'immagine che gli altri ci rimandano di noi stessi) ha una certa influenza sul modo in cui ci sentiamo e alla fine anche sul modo in cui ci comportiamo.


Per fare un esempio minimo (ora che si sta a tavola per le feste) se qualcuno continua a dirci che cuciniamo proprio bene, che i nostri manicaretti sono una vera squisitezza e una gioia per il palato, magari questo ci dà fiducia nelle nostre capacità culinarie, ci incoraggia a preparare nuovi cibi mettendoci impegno e amore, e questo favorisce l'ottenimento di buoni risultati. Se al contrario, nonostante il nostro impegno, le pietanze che prepariamo vengono mangiate senza commenti o solo con commenti negativi, facilmente possiamo considerarci non particolarmente dotati per la cucina e può passarci la voglia di mettere cura e fantasia nella preparazione dei pasti.


Ovviamente questo vale anche per altre aree della nostra vita ben più importanti della cucina, dove la misura del nostro valore in qualche modo transita attraverso gli occhi di chi ci guarda.


In realtà per poter dare a qualcuno un rispecchiamento positivo è necessario, a monte, che noi ci accorgiamo che in quella persona qualcosa di buono c'è.


Si potrebbe dire che "apprezzare" ha a che fare con la mindfulness, perché è consapevolezza del positivo, del buono che c'è.


Di fatto tutti vorremmo avere dentro qualcosa di buono. E molte volte non siamo tanto sicuri di avercelo, anche se gli altri ce lo dicono (figuriamoci se non ce lo dicono o dicono il contrario...).


Per cui la questione è a doppio senso.
Ben venga se qualcuno ci fa notare che abbiamo dentro qualcosa di buono, perché magari cominciamo a crederci anche noi e a regolarci di conseguenza, perseverando nel bene o cominciando davvero a combinare qualcosa di buono.


Ma ben venga che anche noi stessi, guardandoci attentamente per come siamo fatti, riusciamo ad apprezzare le nostre buone qualità, la nostra bellezza segreta, la nostra bontà profonda.
Molti di noi sono bravissimi a criticarsi senza nessuno sforzo, ma per arrivare a un sincero apprezzamento delle proprie qualità devono proprio impegnarsi.


Quindi la pratica di Natale quest'anno mira proprio a questo: a risvegliare la nostra attenzione e a farci vedere quanto c'è di buono in noi stessi e negli altri.


Il passo successivo è di provare ad assumere lo stesso atteggiamento anche nella vita ordinaria, provando a chiederci, ogni volta che interagiamo con qualcuno: "Che ci sarà di buono in questa persona?" e aspettando con fiducia e curiosità l'emergere di una risposta.


E questo, fidatevi, se diventa un atteggiamento che coltiviamo con costanza, può portarci davvero molto lontano.

Buon Natale a tutti!





               
   

venerdì 20 dicembre 2024

Mindfulness per bambini. Una fiaba per comprendere come funziona il body scan. Première domenica il 22 dicembre alle 12.00 su YouTube

Appuntamento il 22 dicembre alle 12:00 su YouTube per la première del video "La castellana". 

Una fiaba per raccontare a grandi e piccoli come funziona il body scan.

Trovi il video al link: https://youtu.be/wT83f8DSBjM



🌟 Ho scritto la fiaba della castellana ispirandomi ad un’antica storia tramandata oralmente nella mia famiglia di madre in figlia. Narra di una donna che, su consiglio di una maga, fa ogni giorno il giro del suo castello con una candela accesa. 🌟 La sua trama può facilitare la comprensione della pratica del body scan, in quanto metafora di ciò che facciamo quando portiamo la luce della coscienza in giro per il nostro corpo. 🌟 Destinata inizialmente a un pubblico adulto, la fiaba fu pubblicata per la prima volta su questo blog nel 2017 e si può leggere tuttora qui 🌟 Successivamente essa è stata inserita come lettura consigliata in un protocollo di mindfulness per bambini, frutto di un progetto clinico di ricerca nato dalla collaborazione tra l'Università di Pisa e IRCCS - Fondazione Stella Maris. 🌟 Nel commento al protocollo di mindfulness per bambini (destinato principalmente agli psicologi che si occupano di bambini con disturbi del comportamento e loro genitori), arrivati alla fiaba, c'è la seguente raccomandazione: "È molto importante che l'insegnante legga con enfasi e partecipazione e trasmetta entusiasmo". 🌟 Così mi sono cimentata nel leggere io stessa la fiaba della castellana secondo le indicazioni fornite dal protocollo e il risultato è quello che vi presento in questo video 🌟 Forse i miei ascoltatori abituali si stupiranno di questo risultato, e potrebbero anche non apprezzare tanta "enfasi e partecipazione" da parte della mia voce, ma ricordiamoci che questo video è destinato soprattutto ai bambini e l'intenzione della voce è di riuscire a raggiungere il loro interesse e la loro immaginazione nonostante il linguaggio, non sempre adatto a loro, usato nella narrazione. 🌟 I colleghi interessati al protocollo, possono reperirlo nel libro (peraltro con prefazione del Dalai Lama) dal titolo "Mindfulness per i disturbi del comportamento. Modelli di intervento e attività per bambini e genitori", a cura di Pietro Muratori, Rebecca Ciacchini, Ciro Conversano e Silvia Villani, edito da Erickson nel 2022 - A causa delle restrizioni di YouTube per i contenuti destinati ai bambini, alcune funzionalità sul video sono disattivate. - Per esempio non ci sarà la chat in diretta durante la première e nemmeno la possibilità di lasciare commenti sotto il video (sono possibili forse solo i “mi piace”). 🤩 In realtà a me più di tutto importerebbe sapere se la fiaba è piaciuta o non è piaciuta ai vostri bambini e in genere come l’hanno vissuta. 💌Mancando la possibilità di lasciare commenti sotto il video, ricevo in sostituzione volentieri messaggi in privato all'indirizzo psicologa.altiero@gmail.com

*** 🌟 Potete trovare altri due video per bambini sul mio canale YouTube a questi link:

- Body scan con la stellina:
- Gentilezza amorevole con la stellina: https://youtu.be/TAM0lzqwSbs ***


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sabato 7 dicembre 2024

Mindfulness. Pratica di presenza radicata consapevole e compassionevole. Première domenica 8 dicembre su YouTube

 

Appuntamento domenica 8 dicembre alle 10:30 su YouTube per la première della Pratica di presenza radicata consapevole e compassionevole

Trovi il video con la traccia audio al link: 

https://youtu.be/nQPOQFK9KZo?si=r50jIWuoFmHHgf6Q



Questa pratica ci invita ad atterrare intenzionalmente nel qui e ora aprendoci con gradualità all’intero panorama dell’esperienza del momento.

Ci invita prima di tutto a stare con la solidità del terreno sotto i piedi e nella solidità del corpo su cui agisce la forza di gravità, un  corpo con il suo peso, vivo e pulsante, che respira, che ha un cuore:  base stabile e concreta a cui può ancorarsi l’attenzione girovaga, a cui può far ritorno la mente volatile.

Quindi,  partendo dal corpo, la pratica invita la nostra attenzione ad accogliere e abbracciare ogni qualità del momento presente senza respingere nulla, senza aggrapparsi a nulla: con i sensi aperti e il cuore aperto. 

Ed è da qui, da quest’accettazione totale del momento così com’è e di noi stessi così come siamo, che la pratica di dà la possibilità di allineare le nostre intenzioni alle nostre aspirazioni e scegliere una direzione, abbracciare un sentiero, fare un passo intenzionale verso ciò che per noi conta. Fare scelte libere, autentiche e di valore.


               
   

domenica 24 novembre 2024

Mini-pratica del respiro quadrato. Première su TouTube



Appuntamento domenica 24 novembre alle 10:30 su YouTube per la première della Mini-pratica del respiro quadrato.

Puoi seguire la pratica anche il differita al link https://youtu.be/Md8yIqLVyZE?si=uQccdI_D6oQTXVLS

✴️ Questa pratica ci aiuta a trovare un’ancora nel nostro respiro capace di tenerci saldamente nel presente in una condizione di maggiore calma, maggiore quiete della mente, del corpo, del cuore.

✴️ Essa consiste nel modulare il nostro respiro come se seguissimo il perimetro di un quadrato immaginario, dove si percorre un lato con l’inspirazione, il lato successivo con una pausa, il terzo lato con l’espirazione, il quarto lato con un’altra pausa.

✴️ Per cominciare ci avvicineremo alla pratica come se si trattasse di una pratica formale, scegliendo un luogo tranquillo e riservato e assumendo la posizione seduta sulla sedia oppure sul cuscino o sul panchetto da meditazione.

✴️ In un secondo tempo, quando la pratica ci sarà ormai familiare, potremo farla anche ad occhi aperti e senza voce guida in qualunque situazione della vita ordinaria.




               
   

sabato 9 novembre 2024

Mindfulness. Riprendere i sensi uno alla volta: IL GUSTO

Concludiamo oggi la serie di riflessioni sul tema “Riprendere i sensi uno alla volta”, con un video dedicato al senso del gusto che puoi seguire su YouTube al link: https://youtu.be/2MPryO4FycQ

Oggi l'invito è di onorare il senso del GUSTO mettendolo intenzionalmente in primo piano durante la giornata. 

Ripromettiamoci di non “ingurgitare” distrattamente gli alimenti che metteremo in bocca e di apprezzarne attentamente il sapore in ogni sfumatura.

Sviluppare intenzionalmente un’attenzione curiosa verso il sapore delle cose è una strada che può condurci lontano.

Può aprirci alla possibilità di assaporare più attentamente ogni dono della vita e di coltivare intenzionalmente il gusto di vivere.


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A seguire gli altri video sul tema

RIPRENDERE I SENSI (UNO ALLA VOLTA)














Domani 10 novembre alle 10:30 su YouTube première della pratica del pasto consapevole: un incontro con il cibo che coinvolgerà tutti e 5 i nostri sensi, uno alla volta, al link:

https://youtu.be/d-WXi4iYm1s?si=hoGNnTt9zKwt8UG8





               
   

        WhatsApp:  + 39 388 825 70 88

venerdì 18 ottobre 2024

LABELING. La pratica del "Nominare" per dare un nome alle nostre emozioni momento per momento. Appuntamento per la première su YouTube


Appuntamento domani

19 ottobre alle 12:00 su YouTube

per la première della pratica di 

mindfulness nota con il nome di

 “Labeling” o “Nominare”.

Il link per seguirla su YouTube è 



"Labeling", la pratica del "Nominare", consiste nel dare un nome a ciò che stiamo provando.
La pratica può aiutarci a ristabilire il nostro equilibrio interno e ritrovare una giusta prospettiva nel momento in cui ci sentiamo sopraffatti da qualche emozione.

Questa pratica è stata oggetto di vari studi e la sua efficacia è stata ricondotta al fatto che, quando nominiamo ciò che sentiamo, si disattiva il nostro "sistema d'allarme" che risiede nell'amigdala e si dà accesso alla corteccia prefrontale mediana. Il maestro di meditazione Joseph Goldstein paragona la pratica del nominare alla cornice che noi possiamo mettere intorno a un quadro e che "aiuta a riconoscere l'oggetto molto più chiaramente e dà maggiore nitidezza e precisione all'osservazione". La versione della pratica che vi propongo si riferisce al riconoscere e nominare unicamente le emozioni, cosa che peraltro possiamo fare sia come pratica formale sia come pratica informale nella vita ordinaria. Quando avremo preso dimestichezza con la pratica, ricordiamoci che possiamo approfondirla nominando non solo le emozioni (per esempio: "tristezza", "senso di colpa") ma anche i pensieri che riusciamo a riconoscere (per esempio: "Pensiero che nessuno mi ama", "Pensiero che ho sbagliato tutto nella mia vita").
Ricordiamoci sempre che è importante osservare emozioni e pensieri da una prospettiva non giudicante e come eventi impersonali. Dire "C'è tristezza" anziché dire "Sono triste", per esempio, ci aiuta a rapportarci alle nostre emozioni come a qualcosa che non definisce ciò che noi siamo, rendendoci più semplice lasciarle scorrere, lasciarle andare e venire come nuvole nel cielo, anziché percepirle come una nostra qualità durevole.

Questo atteggiamento ci consentirà di "togliere peso" alle emozioni e di vederle per quello che sono: fenomeni transitori, impermanenti come tutte le cose in natura, aspetti dell'esperienza umana universale che sorgono, durano per un certo tempo e poi se ne vanno.