sabato 20 aprile 2013

Sguardo ultracinquantenne

Una delle cose che possono venirci in mente verso i cinquant'anni (e più) è che stiamo "scendendo una china", che cioè siamo nella fase calante del nostro ciclo di vita: il culmine della bellezza e dell'efficienza appartiene al passato, ed il massimo che possiamo fare d'ora in avanti è... conservarci bene.
Ok, conserviamoci bene, se ci va e se ci riusciamo. Dopo tutto anche questa è una declinazione delle  nostre regole della serenità (curare il proprio corpo, il proprio spirito, il proprio ambiente di vita, le proprie relazioni, i propri interessi, eccetera). 
Ma non è questo il punto.
Il punto è superare l'idea che il massimo che possiamo fare è "conservarci".
Un po' perché ogni sforzo in tal senso dovrà sempre fare i conti con qualche insuccesso (siamo  deperibili  per natura, per quanto buone siano le modalità di conservazione che mettiamo in atto) e un po' perché l'impegno conservativo rischia di distogliere la nostra attenzione dai doni che possono venirci dalla maturità.
Esempio: il nostro sguardo sulla vita e sul mondo.
Può mai essere lo stesso di quando avevamo vent'anni?
E sarebbe di qualche utilità se fosse così?
Chi oggi ha uno sguardo sulle cose deluso e sfiduciato forse potrebbe effettivamente rimpiangere le illusioni e le speranze della giovinezza. Ma il rimpianto è un sentire sterile se non diventa molla per passare ad altro: cioè a uno sguardo maturo ma anche positivo.
Forse non è un caso che la natura con l'avanzare degli anni ci renda presbiti.
Forse è la lungimiranza che reclama il suo posto nella nostra vita.
Sembra quasi che l'età matura ci porti la presbiopia, per invitarci a guardare le cose distanziandocene a sufficienza. Perché?
Forse perché così possiamo comprenderle meglio.
Dopo tutto abbiamo vissuto abbastanza a lungo da aver sperimentato, tra alti e bassi, molte condizioni dell'esistenza, da aver conosciuto sulla nostra pelle il vero significato di parole come "decennio" e "ventennio",  da aver fatto i conti con la complessità delle situazioni, con ciò che evolve su tempi lunghi, e quindi forse è ora di trasformare tutto questo bagaglio in saggezza e rendere in tal modo prezioso, proprio perché dotato di autonomo senso, anche il capitolo 2 della nostra vita.
Tutto questo non significa che potremo finalmente sentirci arrivati.
Infatti continueremo comunque e sempre ad imbatterci nel nuovo e nell'imprevedibile (il futuro è anche questo!), ma la consapevolezza adulta  può portarci, come direbbe Murakami Haruki, ad accettare più serenamente la realtà così com'è e nel frattempo...continuare a vivere.
***
Ed ora qualche riga dal libro "L'arte di correre" di Murakami Haruki 

"Adesso sono nella seconda metà della cinquantina. Siamo entrati nel XXI secolo, e io ho superato i cinquant'anni, cosa che quando ero giovane, senza scherzi, non riuscivo nemmeno a concepire. E' ovvio che razionalmente davo per scontato che il XXI secolo sarebbe giunto (a meno di qualche evento straordinario) e che a quell'epoca avrei avuto cinquanta e passa anni, ma per il giovane che ero a quel tempo immaginare l'aspetto che avrei avuto a cinquant'anni era impossibile, era come figurarmi concretamente il mondo dopo la morte. [...]
Ed ecco che ora mi trovo a vivere in un mondo che non potevo neppure immaginare. Quando ci penso mi sembra davvero strano. Se sia felice o meno di essere in questa situazione non lo so, ma ho l'impressione che farmene un problema non sarebbe una buona cosa. Per me - e probabilmente non soltanto per me - invecchiare è un'esperienza nuova, e anche il sentimento che provo è una novità. Se l'avessi già sperimentato, almeno una volta, adesso ci vedrei un po' più chiaro, ma poiché non è così, non è facile, credetemi. Di conseguenza non posso far altro che rimandare a più tardi le analisi circostanziate, accettare così com'è la realtà e nel frattempo continuare a vivere. Esattamente lo stesso atteggiamento che ho nei confronti del cielo, delle nuvole, dei fiumi. Inoltre ho l'impressione che esista in tutto ciò, senza possibilità di dubbio, una certa comicità, e che da un certo punto di vista questa comicità abbia il suo valore."

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foto del lago di Garda tratta dal sito: https://www.traum-ferienwohnungen.de/50309/