Non è la stessa cosa, però, effettuare uno scambio di doni. Infatti lo scambio è un rituale relazionale che non necessariamente ci porta doni realmente graditi (a volte si dice addirittura che "basta il pensiero"). Lo scambio sa quasi di adempimento, di un pegno per mantenere buoni rapporti col mondo, e tradisce la vera natura del dono, che è completamente gratuita (il vero dono è senza prezzo e non genera debito in chi lo riceve). Imparare ad essere grati dei doni è imparare a riceverli senza sentirsi in debito (e quindi un po' a disagio): è imparare a gioirne pienamente. Questo atteggiamento favorisce l'arrivo di altri doni. Innesca appunto il ciclo positivo di cui si diceva. Del resto, vista dal lato opposto (quello del donatore), è esperienza nota a tutti come sia gratificante fare un dono a chi l'apprezza, ne gioisce, ne è grato. Viene voglia di farglienene altri. Molte persone dicono di sentire così. E secondo me sente così... pure il destino.
venerdì 27 luglio 2012
Grazie dei fior... (coltivare la gratitudine - primi passi)
Non è la stessa cosa, però, effettuare uno scambio di doni. Infatti lo scambio è un rituale relazionale che non necessariamente ci porta doni realmente graditi (a volte si dice addirittura che "basta il pensiero"). Lo scambio sa quasi di adempimento, di un pegno per mantenere buoni rapporti col mondo, e tradisce la vera natura del dono, che è completamente gratuita (il vero dono è senza prezzo e non genera debito in chi lo riceve). Imparare ad essere grati dei doni è imparare a riceverli senza sentirsi in debito (e quindi un po' a disagio): è imparare a gioirne pienamente. Questo atteggiamento favorisce l'arrivo di altri doni. Innesca appunto il ciclo positivo di cui si diceva. Del resto, vista dal lato opposto (quello del donatore), è esperienza nota a tutti come sia gratificante fare un dono a chi l'apprezza, ne gioisce, ne è grato. Viene voglia di farglienene altri. Molte persone dicono di sentire così. E secondo me sente così... pure il destino.