Di solito ci invitano a guardare il bicchiere mezzo pieno per assumere una prospettiva positiva sulle cose.
E se fosse vero anche il contrario?
Se la vera felicità venisse anche dalla consapevolezza di ciò che non c'è? (di tutto il negativo che non c'è in un dato momento, per esempio…)
Chiunque sia da poco guarito da una malattia, da un dolore o da qualunque altra perturbazione del suo benessere ordinario, probabilmente ha conosciuto almeno un po’ questo tipo di gratitudine.
È una forma di guarigione dell'attenzione, una forma di guarigione del cuore, che può portare lontano e che parte da un improvviso accorgersi di qualcosa che tante volte passa inosservato: l’assenza di una possibile causa di sofferenza.
Oggi su YouTube vi propongo una chiave di lettura della realtà che può alimentare in noi l'emergere di questo sentire, senza che necessariamente dobbiamo attraversare personalmente l'entrata e l'uscita da mille sofferenze.
Tutto è cominciato grazie al mio secondo gatto...