venerdì 27 novembre 2015

L'arte di perdere, poesia di Elisabeth Bishop

nella foto: The lost,  by Velve Red Bullet on Deviantart (http://www.deviantart.com/art/The-Lost-358934779)

L’arte di perdere non è difficile da imparare;
così tante cose sembrano pervase dall’intenzione
di essere perdute, che la loro perdita non è un disastro.

Perdi qualcosa ogni giorno. Accetta il turbamento
delle chiavi perdute, dell’ora sprecata.
L’arte di perdere non è difficile da imparare.

Poi pratica lo smarrimento sempre più, perdi in fretta:
luoghi, e nomi, e destinazioni verso cui volevi viaggiare.
Nessuna di queste cose causerà disastri.

Ho perduto l’orologio di mia madre.
E guarda! L’ultima, o la penultima, delle mie tre amate case.
L’arte di perdere non è difficile da imparare.

Ho perso due città, proprio graziose.
E, ancor di più, ho perso alcuni dei reami che possedevo, due fiumi, un continente.
Mi mancano, ma non è stato un disastro.


Ho perso persino te (la voce scherzosa, un gesto che ho amato).
Questa è la prova. È evidente, l’arte di perdere non è difficile da imparare,
benché possa sembrare un vero (Scrivilo!) disastro.