mercoledì 11 maggio 2016

La cerimonia delle mele. Ultimo incontro di un gruppo di Mindfulness Psicosomatica

Ieri sera c'è stato l'ultimo incontro di uno dei gruppi di consapevolezza psicosomatica (Protocollo di Mindfulness Psicosomatica del Progetto Benessere Globale - Gaia) che ho condotto in provincia di Napoli.
Questa volta ho deciso di concludere l'incontro con una piccola cerimonia, consegnando una mela a ciascuna delle partecipanti.
Ho preso spunto per questa idea da un'osservazione di Neva Papachristou - raccontata da Roberta Necci durante il training per istruttori del Protocollo MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction) al CISM di Roma - che diceva più o meno che, come una mela marcia può essere sufficiente a guastare un bel cesto di frutta, così una mela buona può avere un potere opposto. 
Questo per ricordarci che ogni singola persona ha un suo potere e una sua responsabilità nei processi di cambiamento globale,  soprattutto in una società come la nostra in cui siamo sempre più interconnessi gli uni con gli altri.
L'atteggiamento, le scelte, le opere, i cambiamenti di ciascun individuo hanno inevitabilmente delle ripercussioni su chi gli sta intorno, a molti livelli, nel bene e nel male. 
Le mele a volte vengono messe deliberatamente vicino alla frutta più acerba per farla maturare.  Producono infatti etilene, un ormone vegetale gassoso che stimola la maturazione della frutta. E questo fatto che l'agente di maturazione aleggi nell'aria è una bella metafora dei benefici che possono trarre anche altre persone, e in genere altri esseri viventi,  dalla semplice vicinanza, dal semplice respirare la stessa aria, di una persona più consapevole, che sta meglio con se stessa, che ha il cuore più aperto e un atteggiamento più disponibile, più solidale (e anche semplicemente più simpatico) verso il suo prossimo.
A conclusione quindi del nostro percorso di Mindfulness Psicosomatica - in cui in un'ottica PNEI (Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia) abbiamo coltivato pratiche che favoriscono un buon equilibrio tra i vari aspetti del nostro essere (le varie dimensioni fisiche, mentali, affettive, razionali, intuitive, energetiche, relazionali del nostro complesso sistema psicosomatico) -  l'augurio è che tutto questo non si fermi alla sfera individuale. 
A ciascun membro del gruppo è stata ieri consegnata una mela, per ricordarci che una mela, due mele, tre mele, alla fine tante mele sane, possono creare un cambiamento che si diffonde a macchia d'olio tra la gente, propagando una nuova consapevolezza globale, cioè una mentalità e un atteggiamento verso la vita, le persone, l'intera rete dei sistemi viventi  più responsabile, salutare, etico, ecologico, pacifico e sostenibile, per il Benessere Globale di  Gaia, il nostro pianeta  vivente, messo a così dura prova dai disastri ecologici, sociali e umani di questi tempi.
A seguire un video del Progetto Benessere Globale - Gaia che esprime con più chiarezza questi concetti con cui il Protocollo PMP conclude il percorso di gruppo e fa il punto sul senso più ampio che l'esperienza può avere per i partecipanti.
Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno partecipato a questi incontri,  da ottobre ad oggi, perché ciascuno ha portato qualcosa di sé, nutrendo anche gli altri. Alcune dimensioni non possono essere vissute se non in gruppo; ogni condivisione è stata un momento di crescita per tutti. Grazie per aver reso possibile questo bel percorso insieme.

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