giovedì 28 gennaio 2021
Programma MBSR ON-LINE edizione primavera 2021
giovedì 31 dicembre 2020
Compassione. Una pratica di fine anno per "Illuminare la notte"
Appuntamento il 31 dicembre alle ore 18:00 su YouTube per la première della meditazione: "Illuminare la notte", ispirata all'antica pratica tibetana del Tonglen e guidata dalla voce di Maria Michela Altiero, psicologa e mindfulness trainer.
Durata totale della pratica 60 minuti.
Data la sua lunghezza, la meditazione è stata suddivisa in 3 tempi (20/45/60 minuti) ed è quindi possibile farne anche solo una parte.
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La pratica "Illuminare la notte" viene proposta il 31 dicembre 2020, alla fine di un anno molto pesante per tutta l'umanità, perché possa essere non solo di conforto e sostegno in un momento ancora così buio, ma anche di ispirazione per tutti coloro che credono nel potere del cuore, nella forza trasformatrice dell'amore, del calore, della gentilezza, della compassione.
Questa pratica è liberamente ispirata ad un'antica meditazione tibetana denominata Tonglen, la cui essenza sta nella disponibilità ad accogliere compassionevolmente nel proprio cuore il buio della sofferenza e della negatività proprie e altrui e a restituire in cambio luce, gentilezza e intenzioni benevole e positive.
Possiamo fare questa pratica da soli o insieme ad altre persone.
Possiamo farla per 20 minuti, per cominciare a sentire che qualcosa può accendersi nel nostro cuore, scaldandolo e illuminandolo.
Possiamo farla per 45 minuti, per provare a prenderci cura del nostro buio personale, illuminandolo e scaldandolo con il respiro del nostro cuore.
Possiamo farla per intero, e cioè per 60 minuti, per accogliere nel cuore le varie forma di sofferenza altrui, simili o diverse dalla nostra, portando le nostre luminose intenzioni compassionevoli a diffondersi tutt'intorno a noi fino a comprendere l'intera umanità e ogni forma di vita sul pianeta.
Per la prima parte della pratica, che si fa seduti e ad occhi aperti, è utile procurarsi una candela o un'altra fonte di luce calda.
Per la seconda parte della pratica - che di base è un bodyscan compassionevole da fare ad occhi chiusi, in posizione sdraiata o altra posizione confortevole - può essere utile procurarsi una superficie su cui distendersi, una copertina e dei cuscini; è inoltre consigliabile in questa fase spegnere la candela, per non lasciare una fiamma incustodita nel caso ci si addormentasse.
giovedì 24 dicembre 2020
Pratiche di compassione. Meditazione sul perdono
lunedì 21 dicembre 2020
sabato 12 dicembre 2020
Nuovi incontri di mindfulness e compassione: livello base e livello avanzato
Ecco i primi eventi in calendario per il 2021.
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4 INCONTRI DI MINDFULNESS E COMPASSIONE - LIVELLO AVANZATO (di consolidamento e approfondimento per chi ha partecipato ai 4 incontri del livello base)
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Si tratta di due brevi cicli di incontri, dal taglio fortemente esperienziale, basati su pratiche che ci insegnano:
- a prenderci cura dei nostri stati interni, con gentilezza, delicatezza e benevolenza,
- ad allenare il nostro sistema calmante che ci dona un senso di sicurezza e appagamento,
- a coltivare un atteggiamento più gentile e benevolo verso noi stessi e verso gli altri, e più ricettivo rispetto alla gentilezza e benevolenza altrui nei nostri confronti.
La compassione può essere definita come una particolare sensibilità alla sofferenza propria e altrui unita al desiderio di alleviarla e ad un impegno in tal senso.
Gli esercizi proposti sono ispirati alle teorie e alle tecniche di Paul Gilbert (ideatore della CFT - Compassion Focused Therapy), il quale riconduce la compassione al sistema calmante dell'appagamento, secondo un modello scientifico neuro-psicologico di stampo evoluzionistico.
Gli esercizi comprendono pertanto anche pratiche immaginative tese ad attivare questo sistema e che sono tecnicamente estranee alla mindfulness pura (dove l'invito è solo di prestare attenzione all'esperienza presente e al flusso del nostro mondo interno ed esterno, in modo accettante e non giudicante).
- si apprende esperienzialmente un ricco ventaglio di meditazioni e altre tecniche;
- ci si confronta con gli altri partecipanti durante condivisioni di gruppo e di coppia;
- si ricevono brevi spiegazioni teoriche sui fondamenti scientifici delle tecniche proposte;
- si ricevono indicazioni per il proseguimento delle attività a casa, supportate da schede e file audio.
- 100,00 euro (+ 2,00 per bollo = 102,00) per iscrizioni entro il 30 dicembre;
- 120,00 euro (+ 2,00 per bollo = 122,00) per iscrizioni in date successive.
- 100,00 euro (+ 2,00 per bollo = 102,00) per iscrizioni entro il 30 dicembre;
- 120,00 euro (+ 2,00 per bollo = 122,00) per iscrizioni in date successive.
psicologa, counselor, life coach e
istruttrice di pratiche di mindfulness
Contatti: www.mariamichelaaltiero.it
sabato 28 novembre 2020
Ospite ieri su YouTube per un'intervista sul tema "Mindfulness: cos'è?"
Con piacere ho accettato l'invito di Angela Chiumenti a rilasciarle un'intervista sull'argomento: "Mindfulness: cos'è?". Si è trattato più che altro di una chiacchierata amichevole che ha consentito di trattare un tema complesso in maniera semplice e informale.
Ecco il video, per chi avesse piacere di vederlo.
martedì 10 novembre 2020
4 incontri di mindfulness e compassione - dal 24 novembre al 15 dicembre
Si tratta di un breve ciclo di incontri, dal taglio fortemente esperienziale, basato su pratiche che ci insegnano:
- a prenderci cura dei nostri stati interni, con gentilezza, delicatezza e benevolenza,
- ad allenare il nostro sistema calmante che ci dona un senso di sicurezza e appagamento,
- a coltivare un atteggiamento più compassionevole verso noi stessi e verso gli altri, e più ricettivo rispetto alla compassione altrui nei nostri confronti.
Gli esercizi proposti sono ispirati alle teorie e alle tecniche di Paul Gilbert (ideatore della CFT - Compassion Focused Therapy), il quale riconduce la compassione al sistema calmante dell'appagamento, secondo un modello scientifico neuro-psicologico di stampo evoluzionistico.
Quota di partecipazione ai 4 incontri:
Incontro di follow-up per partecipanti al programma MBSR - Mindfulness Based Stress Reduction - 3 dicembre 2020
La quota di partecipazione è di 25,00 euro per iscrizioni entro il 15 novembre 2020; di 30,00 euro per iscrizioni oltre detto termine.
Per informazioni e iscrizioni: psicologa.altiero@gmail.com - 388.8257088
domenica 25 ottobre 2020
Mindfulness: lavorare con l'invidia. Una meditazione per prenderci cura di un sentimento difficile
Qui il link alla meditazione guidata su YouTube: https://youtu.be/hIvb6eF1pEg
L'invidia, la sofferenza che ci viene dal bene di un'altra persona, è un sentimento pesante da portare e anche problematico da riconoscere e accettare, quando arriva.
È un sentimento che può attirare biasimo da parte degli altri e anche da parte di noi stessi, della nostra voce critica interiore. È bollata come vizio capitale, sa di Inferno dantesco.
L'invidia può suggerirci pensieri che non vorremmo mai fare, contrari ai nostri valori, ai nostri principi, in contrasto con l'affetto stesso che nutriamo verso una certa persona.
Insomma può metterci in forte imbarazzo.
A volte proprio per questo ci rifiutiamo di vederla, quando arriva, la nascondiamo anche a noi stessi, la neghiamo, facciamo finta che non ci sia. Vorremmo tanto che non ci fosse, infatti. Ma quando c'è c'è e come disse qualcuno - forse Tolkien - non è tanto saggio far finta che non esistano i draghi, quando ne hai uno che ti dorme accanto nel letto.
Riconoscere l'invidia, quando emerge, può essere infatti estremamente utile, perché è solo così che possiamo prendercene cura, trattandola per quello che è: una forma di sofferenza.
Questo non significa compiacersene o minimizzarla, ma piuttosto consentirsi di osservarla con calma, notare come agisce dentro di noi, come si manifesta nel corpo, che tipo di pensieri tende a portare, verso quali comportamenti spinge. Significa in un certo senso dismettere i panni del protagonista della storia (il personaggio dell'invidioso) e assumere quelli dello spettatore, che esplora con interesse com'è fatta l'invidia mentre c'è.
Può darsi che nel fare questo scopriremo magari che sotto l'invidia sono presenti anche altri sentimenti (la rabbia, la tristezza, la paura), e che in realtà sono proprio questi sentimenti che si stanno facendo sentire, che chiedono di essere ascoltati. Forse sarà un'occasione per riconoscere di cosa abbiamo realmente bisogno e che magari non è tanto il fatto che finisca il bene, la gioia di un'altra persona, ma che compaia una fetta di bene, di gioia, anche per noi.
Forse potremmo scoprire dentro di noi anche una strana paura, basata sulla falsa credenza che a disposizione dell'umanità ci sia un quantitativo limitato di gioia e che se ne va troppa a un altro magari non ne resta per noi.
Beninteso la buona notizia è che la realtà non è così: la gioia non è come una coperta corta.
Le occasioni di gioia nelle nostre vite sono tante e varie, ognuno di noi può vivere momenti di gioia anche inaspettati, diversi magari da quelli di un'altra persona, diversi anche da quelli che ora ci sembrano l'unica possibilità che abbiamo per essere felici. E forse potremo anche notare quanta sofferenza genera questo aggrapparsi proprio a quella specifica occasione di gioia, a ciò che ora ci sfugge, e che può essere molto più salutare per noi provare a lasciar andare.
Un antidoto all'invidia può essere anche provare a controbilanciarla coltivando intenzionalmente il sentimento opposto: la gioia per la gioia altrui, in luogo della sofferenza per la gioia altrui.
Forse non è tanto semplice, ma possiamo provarci. Possiamo cominciare a mettere piccoli semi della gioia per la gioia altrui nello stesso campo in cui ora cresce la pianta dell'invidia. Per esempio possiamo accompagnare il cuore e la mente su questa intenzione con parole precise, che ripetute mentalmente ancora e ancora possano diventare una musica di sottofondo, una specie di balsamo che piano piano penetra nel nostro cuore. Parole come: che la tua gioia possa durare a lungo, che la tua fortuna e il tuo successo possano essere duraturi, che la gioia possa tenerti compagnia per tanto tempo.
Comunque vadano le cose che non dipendono da noi, e di cui per ciò stesso non abbiamo colpa, la qualità della nostra musica di sottofondo può colorirsi di questo atteggiamento intenzionale, grazie alle parole che possiamo scegliere, assumendoci una precisa responsabilità verso la nostra sofferenza, un'intenzione curativa.
sabato 22 agosto 2020
Mindfulness e Serendipità. Trovare un tesoro mentre cerchiamo di risolvere un problema
C'è chi chiama questo susseguirsi di eventi "serendipità" e molte volte è proprio così che arriviamo a scoprire la mindfulness. Magari stiamo vivendo un momento difficile e allora ci mettiamo alla ricerca di soluzioni per non essere sopraffatti dallo stress. Cominciamo a leggere qualcosa, a cercare risposte su internet, e poi magari partecipiamo a un vero e proprio programma validato scientificamente per la riduzione dello stress, come MBSR - Mindfulness Based Stress Reduction. Tutto questo molte volte ci conduce ben al di là di ciò che cercavamo. Ci rivela le enormi potenzialità della mindfulness come via di crescita umana e interiore. Un vero dono della vita giunto attraverso la difficoltà iniziale.
Ecco come lo racconto oggi su YouTube:
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venerdì 21 agosto 2020
Mindfulness. Pratica informale per quando siamo fermi nel traffico
"Stare fermi nel traffico"
Per partecipare e per ascoltare la traccia audio anche successivamente, il link è:
https://youtu.be/93CCgph7l9o
Occorrente per la pratica: automobile, ingorgo
Vai su YouTube
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