Ognuno si faccia la sua idea su quale sarebbe per lui la 'cosa specifica' che lo indurrebbe a darsi una calmata. Quanto a me, la mia idea era talmente minacciosa che decisi di non aspettarla, una cosa specifica, di non arrivarci, e piuttosto di cercare deliberatamente un po' di pace, prima che la vita mi costringesse a trovarla con misure drastiche.
Fu così che feci il mio primo passo. Un passo piccolissimo, ma simbolicamente molto preciso.
Andai in libreria e comprai "Il piccolo libro della calma" di Paul Wilson.
Quindi lo misi in borsa e cominciai una specie di gioco solitario: ogni tanto lo aprivo a caso e leggevo cosa aveva da dirmi. In effetti dava tanti piccoli innocenti consigli, che un po' funzionavano e un po' anche no. Leggerli non mi costava niente, ma intanto mi ricordava che avevo preso una precisa decisione: quella cioè di mettermi alla ricerca di tutto ciò che in un modo o nell'altro potesse favorire la mia calma, la mia serenità e quindi alla fine il mio benessere.
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Stasera ho deciso di aprire a caso il mio vecchio libricino per voi.
L'ho fatto tre volte e sono usciti i seguenti tre consigli.
Spero che almeno uno di essi possa risultare interessante per qualcuno di voi!
- "Lasciati andare. Contrai i muscoli - quelli delle braccia o delle gambe, per esempio - e poi allentali di colpo. Il contrasto tra la tensione e la distensione dovrebbe farti capire che cosa si prova ad essere veramente rilassati. Medita su questa sensazione."
- "Organizza personalmente i tuoi impegni. Se stabilirai da te i tuoi impegni e non consentirai agli altri di importi il come e il quando, avrai molto più tempo per rilassarti."
- "Fai tesoro dei momenti belli. Annotali, conservane una foto, registrali nel computer. Poi richiamali spesso alla mente e riflettici sopra, prova piacere rivivendoli e fanne parte integrante della tua routine quotidiana e dei tuoi progetti futuri."