Questo post poteva intitolarsi anche "Ama te stesso come vorresti che ti amassero gli altri", ma avrei cominciato il discorso col piede sbagliato: e cioè con un imperativo inottemperabile. Ci sono verbi, infatti, per i quali andrebbe eliminata - a cominciare dalla grammatica - la forma imperativa, perché si tratta di azioni che non possono essere eseguite a comando, tipo: "ama!", "credi!", "non soffrire!", "fa' sogni d'oro!".
In questi casi, la miglior cosa che possiamo fare è prendere atto (all'indicativo) di come stiamo bene, per esempio, quando facciamo sogni d'oro, quando non soffriamo, quando crediamo in qualcosa che ci dà forza, quando amiamo e siamo riamati, e poi valutare quali aspetti della condizione da noi ambita siano più o meno sotto il nostro controllo.
Una persona che ama se stessa in modo sano (e che cioè si riconosce un valore e il diritto di sentirsi bene, senza per questo sfociare in forme di narcisismo patologico) probabilmente non metterà mai se stessa all'ultimissimo posto nell'elenco delle persone che contano nella sua vita. I suoi bisogni, le cose che le danno gioia e benessere, tutto ciò che mantiene alto il suo interesse per la vita e il suo piacere di vivere, avranno ai suoi occhi una dignità almeno pari a quella dei bisogni, dei piaceri e degli interessi delle altre persone importanti della sua vita, delle persone cioè di cui si prende cura e per le quali usa tutta una serie di attenzioni, premure e gentilezze.
Bene, la domanda di oggi è questa: usiamo verso noi stessi tutte le attenzioni, le premure e le gentilezze che useremmo verso la persona più importante della nostra vita?
Se la risposta è sì, complimenti al vostro amor proprio e buona prosecuzione!
In caso contrario, prendete in seria considerazione l'idea di fare un elenco di ottime cose che fareste per il bene di una persona che amate, e valutate se, nella vostra vita, qualcuno fa effettivamente queste cose per voi.
Se la risposta è no, correte subito ai ripari e... fatele voi stessi!
Portatevi al cinema, portatevi a passeggio sulla vostra spiaggia preferita, portatevi a comprare un uovo di Pasqua tutto per voi, portatevi a fare le analisi del sangue e le visite mediche che rinviate da un anno, portatevi a fare la pulizia dei denti, portatevi dall'ottico a cambiare la vecchia montatura degli occhiali, portatevi a comprare i biglietti per un concerto, portatevi a comprare un mazzolino di fiori per la vostra scrivania, portatevi dal parrucchiere, portatevi dal fotografo; guardate le trasmissioni televisive che vi piacciono; cucinatevi cose buone, apparecchiate la tavola in modo allegro, anche se mangiate da soli, e magari accendete pure una candela come se fosse una cena romantica; ditevi spesso cose carine, complimentatevi con voi stessi per i vostri successi, attuali e passati; perdonate gli errori vostri e quelli altrui senza rimuginarci sopra, ditevi parole di conforto quando siete stanchi o avviliti, difendetevi dai discorsi delle persone negative portando la vostra mente su mantra, poesie, canzoni d'amore, paesaggi d'incanto e bei ricordi; concedetevi tempo per pensare costruttivamente al vostro futuro, riconoscete dignità e valore a tutti i vostri sogni e progetti, qualunque sia la vostra età e qualunque siano i vostri gusti. Insomma, abbiate cura di voi stessi, ognuno a modo suo, ma tutti con attenzione, costanza e decisione: accuditevi, onoratevi, difendetevi e trattatevi come esseri preziosi.
Tutto questo alla lunga vi farà somigliare sempre di più ad una persona che "vi ama" e di cui col tempo potreste finalmente... innamorarvi, attuando così per via indiretta l'adempimento del famoso imperativo incoercibile: "Ama te stesso come vorresti che ti amassero gli altri".
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Per ispirazioni e consigli su alcuni aspetti "organizzativi" della cura di sé, vedi anche il post "Tenere un buon diaro di bordo" (clicca qui) e... in bocca al lupo!