Credere nei propri desideri e nelle proprie aspirazioni - primo assaggio
Credere nei propri desideri e nelle proprie aspirazioni ("regola della serenità" numero 8) significa prima di tutto sentirsi legittimati ad essere se stessi ed aspirare alla propria autorealizzazione (a diventare, cioè, proprio ciò per cui ci si sente tagliati). Molto spesso purtroppo, soprattutto da giovani, possiamo subire vari condizionamenti a riguardo, da parte dell'ambiente che ci circonda, e finire col fare scelte di vita, di studio e lavorative basate più su criteri di desiderabilità sociale, che sui nostri stessi desideri più autentici. Una volta o l'altra, parleremo più in dettaglio dell'importanza di riprendere in mano le proprie vocazioni, quando si dovesse giungere ad una fase della vita in cui si affacciano i primi rimpianti (e non necessariamente i primi) per le antiche aspirazioni sacrificate. Ci sono magari sogni abbandonati, che possono trasformarsi da rimpianti in progetti, e darci così una sferzata di vita, di entusiasmo e di energia, proprio quando ne abbiamo più bisogno. Ne riparleremo: questo è solo un primo assaggio. Mi è venuto in mente stasera, riguardando questo video in cui Benigni dice che poco ci è mancato che diventasse... Don Roberto! Vera o falsa che sia la storia, Benigni è un buon testimonial, quando si parla di autorealizzazione. Perché lui riesce ad essere se stesso, Benigni, così com'è. Vìola molti modelli di desiderabilità sociale e tuttavia è socialmente desiderabilissimo. Perché?Perché è convinto. E allora convince. E vince pure l'Oscar! Buona visione!